Come lavoro
Il metodo di lavoro che utilizzo è il frutto di oltre 10 anni di ricerca e pratica a contatto con le persone che ho incontrato nel mio studio.
Come chiedere un primo appuntamento
La persona può richiedere un primo colloquio orientativo telefonando o inviando messaggio al 347/0398016 o via mail serenarosson75@gmail.com
Come si comincia?
Il successo di una psicoterapia psicodinamica dipende in parte dal processo di valutazione iniziale che consente di selezionare i pazienti idonei a intraprenderla.
Il processo di valutazione prevede una serie di colloqui.
Primo colloquio orientativo
Questo primo contatto serve a fare conoscenza e ad esplorare il motivo per cui viene richiesta la consulenza.
Chiedo al paziente di parlare di sé in modo spontaneo.
Consapevole del fatto che non sia cosa semplice per tutti aprirsi ad un estraneo, sarà mia cura offrire un ambiente sicuro, riservato e un ascolto aperto non giudicante che aiuti il paziente a sentirsi accolto e a proprio agio.
Tutti i contenuti che emergeranno sono protetti dal segreto professionale. Per i pazienti può risultare molto terapeutico ricevere ascolto.
Da parte mia, raccoglierò più dati possibili per costruire il quadro sintomatico; per comprendere se quei sintomi possano rispondere ad un trattamento psicoterapeutico e se le caratteristiche psicologiche della persona la rendono adatta ad un approccio psicodinamico.
Resto inoltre disponibile ad accogliere eventuali curiosità e domande del paziente circa tutto ciò che riguarda la psicoterapia.
Colloqui di valutazione
Lo scopo degli incontri successivi è di arrivare ad una comprensione psicodinamica del disagio.
Non hanno lo scopo di fornire trattamento.
Gli incontri successivi servono a raccogliere l’anamnesi del paziente, le sue fasi di crescita, le relazioni con le figure significative della sua vita, il percorso di studi e le esperienze lavorative, l’idea che ha di sé, se ricorda fatti traumatici che possano aver interferito sul decorso del suo sviluppo, separazioni, lutti.
In questa fase esplorativa il paziente non è soggetto passivo. La sua collaborazione è preziosa nel ricercare nessi associativi, esempi, aneddoti che arricchiscano la comprensione del disagio psicologico. Previo consenso da parte del paziente, mi riservo la possibilità di utilizzare metodi proiettivi per l’approfondimento del suo funzionamento psicologico.
Tutto ciò servirà per elaborare una formulazione psicodinamica iniziale, ovvero un insieme di ipotesi, che richiedono una revisione continua, a seguito di nuove informazioni sul paziente, e che provino a spiegare sinteticamente il legame tra sintomatologia, fattori biologici, psicologici e culturali.
Il trattamento psicoterapeutico
Durante le prime sedute saremo ancora coinvolti in un processo di conoscenza reciproca che determinerà se alla fine ci imbarcheremo insieme nel viaggio terapeutico.
I colloqui di psicoterapia hanno la durata di circa 50 minuti e hanno cadenza settimanale anche se, nel tempo, la frequenza può subire variazioni.
Si svolgono vìs a vìs con l’utilizzo di due poltrone, una di fronte all’altra.
Le sedute iniziali hanno lo scopo di esplorare e riformulare le aspettative nei confronti della terapia, di identificare insieme obiettivi ragionevoli che sia il terapeuta che il paziente siano in grado di perseguire.
Per questo, ci tengo a sottolineare ancora una volta la natura collaborativa della psicoterapia: per raggiungere gli obiettivi di cui sopra, è importante che il paziente fornisca materiale rilevante su cui lavorare per il loro conseguimento.
“Il terapeuta può incontrare il paziente a metà strada, ma da solo non può andare lontano”
Gabbard, 2004
Cosa aspettarsi dalla relazione terapeutica
Lavorando insieme, il paziente scoprirà che la relazione terapeutica è di natura molto diversa dal rapporto che si può avere con un amico o con un famigliare che in buona fede tendono a fornire consigli per aiutare.
La relazione psicoterapeutica, diversamente, va nella direzione di esplorare e ampliare il ventaglio delle possibilità di soluzione del proprio disagio insieme al paziente, di conoscere cosa significherebbe per lui percorrere una certa strada piuttosto che un’altra.
Allo stesso tempo, sostenendo la scoperta di nuove risorse personali, rinforzando fiducia e autonomia. Fino a quando la persona sentirà di poter camminare da sola lungo i sentieri della vita.
Di cosa si parla?
In psicoterapia non ci sono cose giuste o sbagliate da dire.
Il parlare non è fine a se stesso. È la modalità attraverso cui comprendere e riflettere sui contenuti, con curiosità.
- Il paziente può raccontare di sé nel presente, nel passato e nel futuro. Per molto tempo l’argomento che occupava le stanze di consultazione è stato il passato delle persone.
Oggi, il senso del lavoro psicodinamico deve tenere conto che se le persone chiedono aiuto è perchè stanno male nel presente che non è meno importante del loro passato e hanno bisogno di sperare in un futuro migliore per loro.
Il passato, o meglio, il proprio ricordo del passato è importante nella misura in cui è parte dell’esistenza corrente di un individuo e contribuisce alla modalità con cui egli affronta le proprie preoccupazioni ultime; - può parlare delle sue relazioni con le persone che fanno parte della sua vita, compresa quella tra terapeuta e paziente: se ne osserveranno gli intrecci, i conflitti, le loro conseguenze sul paziente;
- potrà esplorare liberamente emozioni e sentimenti qualora risultassero confusi dentro di sè;
- potrà raccontare i sogni che rappresentano la via regia per conoscere l’inconscio (Freud, 1900) in psicoterapia dinamica. Se ben compresi e contestualizzati nel percorso psicoterapeutico, svelano temi e significati preziosi per la buona riuscita della terapia.
Una buona interpretazione favorisce lo sciogliersi di alcuni nodi o accelera processi che portano, non solo verso la guarigione dal sintomo, ma a una più profonda consapevolezza; - potrà raccontare le proprie fantasie e i propri desideri. La fantasia è un luogo dove ci rifugiamo per consolarci dalle delusioni della vita reale, dalla sofferenza per desideri che non hanno trovato soddisfazione.
Per le persone raccontare le proprie fantasie e i sogni a occhi aperti può essere fonte di imbarazzo o di vergogna perchè svelarli significa mettere a nudo le loro paure, desideri segreti, conflitti, difetti col timore di essere giudicati.
Seppur privati, consci o inconsci, questi contenuti sono forze potenti che in qualche modo influenzano la nostra vita. Man mano che il paziente procederà nel raccontarsi, si accorgerà di prendere sempre più confidenza con i propri contenuti interni e di diventarne più consapevole.
Hai bisogno di aiuto?
Contattami per fissare un colloquio presso il mio studio a Verona oppure tramite canali digitali
Informazioni utili
L’appuntamento può essere disdetto telefonicamente o per messaggio possibilmente 24 h prima.
Se il paziente lo richiede, verrà fissato un nuovo appuntamento il prima possibile.
Il pagamento, in contanti o tramite POS, avviene seduta per seduta con rilascio della ricevuta sanitaria.
Il Ministero delle Finanze considera quella dello Psicologo e dello Psicoterapeuta, regolarmente iscritti all’Albo, una prestazione di tipo sanitario, pertanto esente IVA e detraibile come spesa medica specialistica purchè pagata con strumenti tracciabili (moneta elettronica, bonifico, assegno bancario-Legge di Bilancio 2020).
Coloro che non intendono detrarre le spese, potranno comunque continuare a pagare in contanti.
Per poter detrarre la prestazione sanitaria è necessario, inoltre, che i dati vengano comunicati al Sistema Tessera Sanitaria.
Fino al 2015 l’obbligo di comunicazione dei dati sanitari al “Sistema Tessera Sanitaria” era previsto per i soli iscritti all’Albo dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri.
Il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 1 Settembre 2016, (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 13 settembre 2016) ha esteso l’obbligo di trasmettere i dati dei pazienti all’Agenzia delle Entrate anche per gli psicologi.
Il decreto consente al paziente di manifestare la propria opposizione all’invio dei dati al momento del rilascio della fattura da parte del professionista.